Cdp, firmato piano rinegoziazione mutui, riguarda 5.000 enti locali
Tra Comuni, Province e Città Metropolitane
Oltre 5.500 Enti locali potranno aderire nei primi mesi del 2026 al nuovo piano di rinegoziazione dei mutui avviato da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere Comuni, Province e Città Metropolitane. Un'operazione che, attraverso una rimodulazione del profilo di rimborso dei prestiti, permetterà di liberare risorse finanziarie a beneficio del territorio. L'iniziativa consentirà di coinvolgere potenzialmente circa due Enti Locali su tre, con l'opportunità di rinegoziare fino a 115 mila mutui per un debito residuo totale di circa 21,7 miliardi. Lo annuncia Cdp in una nota specificando che le modalità operative sono contenute in una circolare dell'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco. In un successivo avviso, nell'arco dei primi mesi del 2026, saranno comunicati i termini relativi al periodo di adesione e sarà messo a disposizione degli Enti l'elenco dei prestiti concessi da Cdp con le corrispondenti condizioni economiche di rinegoziazione. "L'operazione - si legge nella nota - permetterà agli Enti Locali che decideranno di aderire di poter liberare risorse nel periodo 2026-2027 utili per sostenere i servizi a vantaggio di famiglie e imprese, in maniera diffusa in tutto il Paese. Tra Comuni, Province e Città Metropolitane i soggetti interessati sono circa 2.000 nel Nord-ovest, 830 nel Nord-est, 800 nel Centro, 1.480 nel Sud e 430 nelle Isole.
V.Merendino--LDdC