Arera, 'rischio di problemi di povertà energetica crescenti a lungo'
Malaman: 'dall'Italia robusti e flessibili strumenti di mitigazione'
"Se sommiamo i problemi di povertà crescente nel Paese al fatto che i consumi energetici sono rigidi e più alti per le famiglie povere rispetto a quelle più abbienti, appare evidente che le problematiche di povertà energetica non sono di passaggio, anzi c'è il rischio che si debba affrontare una fase perdurante nel tempo di crescente problematicità". Lo ha detto Roberto Malaman, segretario generale Arera, intervenendo alla presentazione dei dati dell'Oipe, Osservatorio Italiano Povertà Energetica, in collaborazione con Banco dell'energia a Milano. "Il quadro italiano di riferimento non è confortante, con crescita lenta del Pil, produttività stagnante da decenni, denatalità, povertà in aumento, prezzi dell'energia post crisi tornati a un quadro di serenità dopo la crisi dei prezzi di tre anni fa, ma che faticano a tornare a livelli pre crisi", ha continuato Malaman. "A fronte di questa situazione - ha sottolineato - l'Italia ha schierato robusti e flessibili strumenti di mitigazione. Come nessun altro in Europa ci siamo trovati pronti a affrontare la crisi dei prezzi del 2022, con uno strumento pronto all'uso, automatico". Secondo Malaman "siamo stati meno dinamici nell'introdurre strumenti specifici, mirati ai più poveri. Sono state molte le politiche messe in campo nel Paese, ma raramente selettive, ovvero mirate alle face più povere della popolazione" e si potrebbe lavorare su questo punto a livello di Paese.
F.Abate--LDdC